Perché il Gatto Morde (e quando preoccuparsi)
GATTO CHE MORDE: MOTIVAZIONI PIÙ COMUNI
Premesso che il morso del gatto è dovuto solitamente a motivazioni difensive, ecco le cause più comuni per cui il gatto è spinto a mordere una persona o un altro animale:
– vuole attirare la tua attenzione;
– sta semplicemente giocando (tipico soprattutto nei gatti più giovani)
– nell’atto del gioco il gatto potrebbe eccitarsi e confondere il gioco con una vera e propria lotta;
– dentizione (il gattino sta cambiando i denti e potrebbe essere portato a mordicchiare per alleviare il fastidio alle gengive);
– durante le fusa un gatto potrebbe mordere per esprimere affetto, ma allo stesso modo questo potrebbe essere un modo per dichiararsi “sazio” di coccole o improvvisamente infastidito;
– si sente minacciato, in trappola o avverte la necessità di doversi difendere;
– desidera affermare il suo dominio o proteggere il suo territorio
– è stressato;
– è nervoso o arrabbiato (in questo caso il gatto assume una postura caratterizzata da schiena ricurva e orecchie rizzate);
– viene disturbato in momenti particolari (durante il sonno o i pasti) o, più in generale, si sente infastidito;
– gatti particolarmente anziani (e quindi più confusi o magari soggetti a patologie specifiche della vecchiaia, come l’artrite) potrebbero mordere con più frequenza rispetto a un gatto più giovane;
– gatti sedentari o con una dieta sbilanciata potrebbero mordere con più facilità per scaricare la tensione o gli effetti dell’alimentazione non salutare;
– un gatto potrebbe cominciare a mordere o a graffiare in maniera improvvisa spinto dal dolore (i gatti nascondono abilmente la sofferenza, capita spesso che ci accorgiamo di una problematica del gatto proprio perché andiamo inavvertitamente a sollecitare una parte del corpo interessata da dolore).
UN FATTO DI EDUCAZIONE
Può capitare che gatti che sono stati separati in giovanissima età dalla madre abbiano una particolare propensione a mordere; è proprio in questa fase che imparano a controllare l’intensità del morso e ad “applicarlo” nel modo giusto.
PERICOLOSITÀ DEL MORSO DEL GATTO
In alcuni casi, il morso del gatto non è da sottovalutare; anche ferite all’apparenza superficiali potrebbero portare a complicazioni dovute alla presenza dei batteri presenti sui denti del gatto come ascessi, artrite settica, osteomielite, infezioni da bartonella (malattia del graffio di gatto), pasteurellosi, rabbia, tetano, leptospirosi, infezioni da virus erpetico.
I soggetti immunodepressi, diabetici o che soffrono di arteriopatie o insufficienza venosa, sono quelli più a rischio infezione a seguito del morso del gatto.
Nei casi in cui le ferite da morso del gatto siano particolarmente evidenti, potrebbe essere consigliabile recarsi direttamente al pronto soccorso (soprattutto nel caso in cui non si riesca a bloccare il sanguinamento); lo stesso consiglio vale nel caso in cui il morso dovesse essere stato inferto da un gatto randagio o potenzialmente infetto.
MORSO DEL GATTO; QUANDO ALLARMARSI
– Dolore, tumefazione e calore nell’area interessata dal morso;
– mancanza di sensibilità e prurito nell’area interessata dal morso e nei tessuti limitrofi;
– febbre, vomito, nausea, debolezza;
– il morso è stato inferto da un gatto randagio.
COME INSEGNARE AL GATTO A NON MORDERE
Spesso la tecnica migliore per evitare di essere morsi dal gatto (soprattutto quando il fenomeno è collegato a una mancanza di controllo o a una richiesta d’attenzione) è quello di non ritrarre di scatto le mani; questo gesto, come un urlo o qualsiasi alto forte rumore, potrebbe spaventare il gatto e aumentare le possibilità di essere feriti.
Gli eccessi di foga del gatto possono essere controllati con l’utilizzo di giochini o altri strumenti, molto utili per scaricare la sua aggressività e per evitare che il gatto si concentri sulle nostre mani.
Non tutti i gatti amano essere coccolati allo stesso modo e dobbiamo tenere conto anche di questo fattore nel rapporto col nostro felino, educandolo ma allo stesso tempo rispettando la sua indole e le sue caratteristiche.