Il blocco gastroenterico del coniglio
COSA È IL BLOCCO GASTROENTERICO NEL CONIGLIO
Nella medicina del coniglio una delle condizioni più temute è il blocco gastroenterico. Con questo termine intendiamo un rallentamento, fino all’arresto, del transito del contenuto intestinale.
CAUSE DEL BLOCCO GASTROENTERICO NEL CONIGLIO
In realtà, il blocco gastroenterico del coniglio è una sindrome e non una malattia; si tratta quindi di uno stato patologico che non ha sempre un’unica causa, ma può averne tante diverse (che troppo spesso vengono sottovalutate).
Certamente l’ingestione di peli può favorire la formazione di tricobezoari (palle di pelo) in grado di bloccare il transito intestinale a livello della valvola pilorica o del piccolo intestino; per questo motivo durante il periodo della muta i proprietari devono avere cura di rimuovere quanto più puntualmente il pelo vecchio con una spazzola o con le dita (almeno una volta al giorno) dalle regioni del fianco, della groppa e del collo. Questa buona abitudine diventa ancora più importante quando i conigli in casa sono più di uno, perché tra di loro tendono a leccarsi reciprocamente finendo per ingerire molto pelo.
Una dieta povera di fibre può favorire il rallentamento della motilità intestinale.
Una dieta ricca di zuccheri può favorire raccolte di gas che non solo distendono l’intestino creando dolore ma, modificando il normale ambiente intestinale, favoriscono lo sviluppo di batteri pericolosi a scapito di quelli positivi.
Un coniglio che ha difficoltà a masticare bene è un soggetto potenzialmente predisposto al blocco gastroenterico. Il processo digestivo comincia dalla bocca e un coniglio che non riesce a masticare correttamente sarà predisposto al blocco gastroenterico in maniera diretta e indiretta. In maniera diretta perché l’alimento masticato male sarà digerito con maggiore difficoltà. In maniera indiretta perché il dolore derivante da una cattiva masticazione stimolerà la secrezione di ormoni che rallenteranno la motilità del tratto gastroenterico.
L’obesità è una condizione più grave nel coniglio rispetto ad altre specie. Il grasso addominale complica il normale svuotamento dell’intestino aumentando la pressione sugli organi e favorendo la raccolta di gas. Deve essere sottolineato che un coniglio obeso che dovesse andare incontro ad un blocco gastroenterico sarà esposto al rischio di lipidosi epatica. La lipidosi epatica è un disturbo del fegato caratterizzato da accumulo di grasso all’interno delle cellule che determina la compromissione della funzione epatica. Questa condizione peggiora quando il coniglio smette di alimentarsi e può facilmente portare a morte il coniglio.
Spesso il blocco gastrointestinale è causato da dolori che non riguardano primariamente l’apparato digerente. Molto spesso, quando una coniglia mostra frequentemente brevi episodi di anoressia o di mancata produzione di feci ha un utero malato che causa dolori tali da rallentare la motilità intestinale al punto da provocare un blocco gastroenterico.
La comparsa di un blocco gastroenterico può inoltre essere dovuta a fattori esterni, specialmente lo stress. Sembrano cose di poco conto ma disturbi sonori, come il vicino che sta facendo dei lavori in casa, dei bambini rumorosi, i fuochi d’artificio, riescono, da soli o sommandosi ad altre condizioni, a rallentare in maniera pericolosa la motilità dell’intestino del nostro coniglietto.
SINTOMI DEL BLOCCO INTESTINALE NEL CONGILIO
Un proprietario responsabile deve conoscere il normale comportamento di un coniglio, e soprattutto deve conoscere quelle che sono le normali abitudini del proprio coniglio. Quali sono i campanelli d’allarme che dobbiamo riconoscere? Quando il coniglio non si comporta come al solito: quello è un campanello d’allarme. Ogni coniglio è diverso e ha un proprio comportamento, ma se dovesse smettere di emettere feci per diverse ore oppure emetterne di dimensioni minori, questi devono essere considerati segni importanti; questo sintomo può capitare spesso nella vita di un coniglio al punto da essere interpretato come qualcosa di “normale” dai proprietari, se però questi episodi si presentano in maniera sempre più ravvicinata il coniglio deve essere visitato.
Un consiglio che diamo a chi ha un coniglio è quello di prendere la buona abitudine di segnare su un calendario dedicato l’eventuale comparsa di comportamenti insoliti, momenti di anoressia, sintomi rapidamente spariti che non sono stati seguiti da una visita specialistica. Sarà più semplice ricordare se alcuni sintomi si erano già presentati a distanza di settimane o mesi.
Anche anoressia e rallentamento della motilità potrebbero essere un sintomo della presenza di un blocco intestinale (ma non solo, naturalmente)E
GRAVITÀ DEL BLOCCO INTESTINALE NEL CONGILIO
Quello che non è facile è far capire che l’intestino di un coniglio può bloccarsi per molti motivi e che la prevenzione ha un ruolo fondamentale nella medicina del coniglio, così come in molte malattie degli umani (diabete, ipertensione, ecc).
Molte delle cause a cui ci riferiamo quando si parla di blocco gastroenterico nel coniglio vengono spesso considerate trascurabili e invece hanno un peso importantissimo nella patogenesi. La superficialità di chi non riconosce l’importanza di alcuni segnali, se portata alla lunga può causare la morte del coniglio.
PREVENZIONE DEL BLOCCO GASTROENTERICO NEL CONIGLIO
La prevenzione è tutto. Non abituare il coniglio a una dieta ricca di zuccheri è fondamentale. Qualora il proprietario dovesse avere il desiderio di viziare il coniglio è bene non ricorrere ai dolci ma a verdure particolarmente gustose (foglie di basilico o di essenze a lui particolarmente care). Se il coniglio capisce che esistono dei cibi dolci dei quali ci nutriamo a colazione e se capisce dove le teniamo saprà fare di tutto per farseli offrire. Se sappiamo di non avere un carattere forte e che non riusciremo a contenere il desiderio di offrire qualcosa di extra mentre siamo a tavola è buona abitudine tenere sul tavolo un piattino con delle verdure fresche, così potremo coccolare il nostro coniglio senza fargli del male.
Per farsi un’idea di quanti danni può fare un’alimentazione sbagliata fate questa semplice riflessione: un coniglio pesa mediamente tra 1,5 e i 2 kg mentre un umano adulto pesa dai 45 kg in su. Se un coniglio di 2 kg mangiasse un solo biscotto sarebbe come se una persona di 50 kg ne avesse mangiati 25!
Molte delle cause a cui ci riferiamo quando si parla di blocco gastroenterico nel coniglio vengono spesso considerate trascurabili e invece hanno un peso importantissimo nella patogenesi. La superficialità di chi non riconosce l’importanza di alcuni segnali, se portata alla lunga può causare la morte del coniglio.
DIAGNOSI DEL BLOCCO GASTROENTERICO NEL CONIGLIO
Una rapida e completa diagnosi è fondamentale per salvare la vita di un coniglio malato. L’obiettivo di ogni medico è sempre quello di emettere una diagnosi precisa e completa. Non sempre è possibile in medicina ma ogni sforzo deve essere fatto per avere una quanto più precisa comprensione del quadro clinico completo.
Capire il quadro clinico nella sua completezza quando si parla di blocco intestinale del coniglio non è un’operazione semplice. Ogni passaggio deve essere rispettato. Il veterinario e il proprietario devono parlare insieme dell’anamnesi fin nei minimi particolari; servono pazienza, tempo, complicità. Se il proprietario non si fida del medico o non comunica tutta la verità, si rischia di mettere in pericolo la vita dell’animale. Stesso pericolo si ha quando il veterinario non ascolta o non si fida delle parole del proprietario.
Quando l’anamnesi e la visita veterinaria fanno sospettare un blocco intestinale, il veterinario deve sempre eseguire almeno tre test diagnostici: un esame radiografico, un’analisi del sangue e un’ecografia. Questi esami sono indispensabili per non rischiare di omettere aspetti importanti ai fini diagnostici e prognostici.
La radiografia permette di valutare rapidamente e con poco stress l’intera cavità addominale del coniglio, rilevando, oltre al quadro gastrointestinale, anche eventuali altre malattie a carico degli altri organi (reni, vescica, linfonodi)
Di solito l’esame radiografico è il primo esame che si esegue per diversi motivi; per eseguirlo basta un contenimento di pochi secondi, offre una panoramica di tutto l’addome consente di avere un’idea di quanta aria è presente nell’intestino e in quale distretto è il blocco.
Qualora la radiografia dovesse evidenziare un quadro preoccupante l’esame dovrà essere ripetuto a distanza di poche ore per vedere se ci sono stati dei primi miglioramenti con la terapia instaurata.
Le analisi del sangue sono importanti sia perché indicano quali sono le condizioni generali dell’animale ma anche perché possono farci capire se l’animale sta così male da richiedere un intervento chirurgico urgente. Attraverso le analisi del sangue possiamo anche capire se è presente uno squilibrio elettrolitico; quindi, conoscendo i valori alterati, potremo applicare una terapia usando i fluidi più efficaci ad una rapida guarigione.
L’esame ecografico è un esame che viene eseguito in pochi minuti di tempo, non richiede anestesia e il coniglio può essere tenuto in posizione naturale senza troppo disturbo; richiede solamente la tosatura del pelo delle regioni che vogliamo esaminare.
L’ecografia consente di entrare più a fondo nei piccoli particolari, è utile per capire come si muove l’intestino, quale è il punto interessato dal blocco, in quali condizioni è la parete intestinale, se c’è o meno liquido libero in addome o peritonite, quali sono le condizioni del fegato, dei reni della vescica. Le problematiche evidenziate in radiografia possono essere approfondite per poter avere un quadro più chiaro di ciò che sta accadendo.
Ma perché non utilizzare subito l’ecografia? Sfortunatamente l’ecografia è limitata dalla presenza di gas nell’intestino. E la presenza di gas nell’intestino è una costante in corso di blocco gastroenterico. Ecco che l’ecografia dovrebbe sempre essere uno step diagnostico secondario alla radiografia, che ci permette di avere una buona visione di insieme anche in presenza di gas.