Cimurro nel cane | Sintomi, Diagnosi, Trattamento, Vaccinazione
COSA È IL CIMURRO CANINO
Il cimurro (Morva Canina, CDV – Canine Distemper Virus) è una malattia infettiva contagiosa ad alta mortalità; è tra le prime cause di morte prenatale e di morte dei cuccioli nel cane.
SOGGETTI ESPOSTI AL CIMURRO
Il virus del cimurro colpisce:
– principalmente giovani cani, ma anche cani adulti;
– altri canidi (volpe, lupo ecc…);
– felidi (ma il virus del cimurro del gatto è diverso rispetto a quello canino);
– mustelidi (furetto, puzzola, visone ecc…);
– procionidi (orsetto lavatore);
– conigli;
– cavie;
– scimmie (alcune specie).
TRASMISSIONE
Il virus del cimurro può essere trasmesso tramite:
– via aerogena (questa è la principale fonte di infezione);
– saliva;
– feci e urine.
Il contagio indiretto (ad esempio attraverso la condivisione di ciotole e cibo) è possibile ma raro a causa della scarsa resistenza ambientale del virus.
Trasmissione Animale-Uomo
Il cimurro non è una zoonosi, quindi non può in nessun caso essere trasmessa all’uomo.
RESISTENZA DEL VIRUS DEL CIMURRO
Il virus del cimurro non ha una grande resistenza ambientale; è sensibile a: calore e disseccamento, disinfettanti, raggi UV.
Il virus, a temperatura ambiente, si inattiva in circa 10 giorni.
Le particelle virali del cimurro non possono resistere per più di due ore in un ambiente dove la temperatura è di 20 gradi centigradi.
Se la temperatura supera i 55 gradi, bastano 10 minuti per renderlo l’inattivazione.
SINTOMI DEL CIMURRO NEL CANE
Nel caso che il vostro cane dovesse presentare uno di questi sintomi, rivolgetevi immediatamente a un veterinario.
Il cimurro può portare alla morte dell’animale, specialmente se compare nella sa forma iperacuta o nervosa.
Capire che un animale è affetto da cimurro non è facile, soprattutto perché questa malattia colpisce in diverse forme e ha tempi di incubazione molto variabili (dai 3 ai 30 giorni).
Forma Iperacuta
Sfortunatamente in caso di contrazione di cimurro nella sua forma iperacuta, la morte dell’animale potrebbe sopravvenire in pochi giorni.
Colpisce principalmente soggetti al di sotto dei tre mesi di età che non si sono nutriti del primo latte materno o che lo hanno assunto da madre non vaccinata.
Sintomi:
– congiuntivite;
– tremori;
– perdita d’appetito;
– stanchezza;
– tosse;
– lacrimazione;
– diarrea (anche con presenza di sangue);
– febbre e crisi convulsive (in esemplari adulti).
Forma Acuta o Subacuta
Colpisce principalmente adulti e soggetti che hanno più di tre mesi di età.
Sintomi delle prima fase (viremica o catarrale):
– arrossamento della parte bianca dell’occhio;
– tosse;
– febbre alta;
– prostrazione;
– mancanza d’appetito;
– congiuntivite catarrale;
– scolo nasale;
– secchezza cuscinetti sui plantari e sul tartufo;
– muco.
Sintomi della seconda fase (che si presenta dopo 4-5 giorni della prima in caso di mancata guarigione):
– febbre (generalmente con temperature inferiori alla prima fase) e altri sintomi generici.
Forma Cutanea
Sintomi:
– la cute (soprattutto quella di addome e cosce) assume un aspetto ruvido;
– ispessimento e secchezza di tartufo e cuscinetti plantari;
– comparsa di petecchie (piccole macchioline rosse).
Forma Respiratoria
Sintomi:
– tosse;
– rinite;
– broncopolmonite e polmonite;
– muco con pus;
– rinite (starnuti, ostruzione nasale).
Forma Intestinale
L’esito è il più delle volte quello della morte dell’animale
Sintomi:
– infiammazione dell’intestino;
– diarrea con presenza di sangue;
– emissione di feci molto maleodoranti e nerastre.
Forma Nervosa
Può presentarsi anche a seguito di un’apparente guarigione, dopo 14-20 giorni dalla comparsa di altre forme.
Nella maggior parte dei casi la salute dell’animale sarà irrimediabilmente compromessa.
Sintomi:
– convulsioni;
– masticazione a vuoto;
– paralisi;
– contrazioni addominali.
Forma Mista
Presenta tutti o molti dei sintomi delle altre forme. La sua comparsa non lascia molte speranze.
DIAGNOSI
Purtroppo non esistono test infallibili in grado di diagnosticare definitivamente la malattia. I motivi sono la grande varietà di sintomi che le varie forme comportano e il fatto che a seguito dei test di laboratorio potrebbero esserci risultati negativi anche in caso di presenza del virus.
Per effettuare una diagnosi bisogna tener conto di:
– sintomi presenti;
– storia clinica del cane (ha visitato da poco negozi per animali, canili, veterinari? Vi sono altre informazioni rilevanti sul suo allattamento o su altri fattori che possano essere messi in relazione con la malattia?).
TRATTAMENTO
La terapia è sintomatica; questo significa che il cimurro non si può curare (bisogna aspettarne il decorso), ma nel frattempo si può agire sui sintomi e migliorare la condizione dell’animale.
In parole povere: non esiste una cura per il cimurro ma se ne possono limitare i danni con Antibiotici (rinforzano le difese immunitarie dell’animale ed evitano infezioni secondarie) e somministrazione di Vitamine A, B e C per reintegrare i sali minerali persi durante la malattia.
PREVENZIONE
Vaccinazione
La vaccinazione del cucciolo, che varia a seconda del pericolo di contrarre la malattia, impedisce che l’animale possa infettarsi.
Negli animali adulti sono previsti generalmente dei richiami annuali.
Precauzioni Generali
Durante i primi mesi di vita il cucciolo ha le difese immunitarie molto basse. Gli ambienti frequentati dagli animali possono costituire una minaccia.
Evitate posti molto frequentati da animali; canili, allevamenti, negozi di articoli per cani e in generale luoghi dove vi è passaggio di cuccioli non ancora vaccinati (soprattutto se l’igiene non è rispettato nel migliore dei modi).
Fate attenzione a cibo e ciotole condivise e soprattutto, nel caso il cane viva all’aperto, alla possibilità che altri animali (ad esempio volpi, cani randagi) possano avere accesso alla ciotola del cane.
Nel caso potete aiutarvi con dei buoni disinfettanti, vista la scarsa resistenza del virus.